sabato 4 dicembre 2010

Scuola elementare, media e superiore.




La scuola italiana è suddivisa nella scuola elementare, media e superiore. L’istruzione obbligatoria dura 8 anni.
La scuola elementare è nata dopo l’unificazione d’Italia che è avvenuta nel 1861 perché c’era bisogno di creare una coscienza nazionale ed una lingua comune. Prima durava 4 anni ma poi, dopo la Riforma Gentile che è avvenuta ne 1923, questo periodo è stato prolungato fino a 5 anni. Con questa riforma la gestione della scuola elementare è stata affidata allo stato perché prima dipendeva dai comuni. La riforma del 1990 ha abolito la figura del maestro unico per ciascuna classe?ha introdotto l’insegnamento obbligatorio di una lingua straniera, ecc. (per esempio ora non si danno i voti, ma i giudizi). Ora per insegnare nella scuola elementare ci vuole la laurea.
La scuola media unica, obbligatoria e gratuita è nata nel 1962. “Unica” significa che dappertutto in Italia l’insegnamento nella scuola media è identico per tutti. Anche prima la scuola media non era obbligatoria cioè dopo la scuola elementare ci si poteva iscrivere ad una scuola di avviamento professionale se ci si voleva preparare ad un mestiere, oppure alla scuola media inferiore. Dura 3 anni. Nel 1977 nella scuola media sono stati aboliti voti ed esami di riparazione.
La scuola superiore dura 5 anni ed è suddivisa negli istituti tecnico-professionali e nei vari licei (classico, scientifico, linguistico ed artistico). A differenza delle scuole tecnico-professionali, il liceo dà una preparazione più umanistica, più ampia, meno specialistica, ma, senz’altro, più completa.
Nel 1974 vengono creati gli organi colleghiali che governano il sistema scolastico: il consiglio di classe, il consiglio di istituto e molti altri che sono formati dagli alunni, dai genitori, dai sindacati, ecc. Nel 1995 sono stati aboliti gli esami di riparazione nella scuola secondaria.

L’università

In Italia l’università è stata istituita nel medioevo. La più antica università del mondo è quella di Bologna che è nata nel 992. A secondo della facoltà l’università dura 4-6 anni. Gli organi del governo di una università sono: il rettore il quale presiede il senato accademico composto dai presidi delle varie facoltà ed il consiglio diamministrazione composto dai professori ordinari. Per entrare in alcune facoltà bisogna dare un’esame perché c’è il numero chiuso cioè troppa gente vuole studiare una materia (per esempio, medicina). Dunque solo quelli molto bravi possono iscriversi a quella facoltà. Il numero chiuso esiste per regolamentare e limitare l’accesso alla facoltà. Dopo l’università si consegue la laurea. La laurea breve è una laura che si può conseguire dopo un corso della durata di circa due anni e così non dà la preparazione molto ampia. C’è il fenomeno della dispersione scolastica: molte persone s’iscrivono all’università e non continuano per varie ragioni: preferiscono lavorare perché non sempre una laurea garantisce un lavoro, oppure sono bocciati e abbandonano gli studi invece di ripetere l’anno. Alcuni lo fanno anche a causa della povertà della famiglia. La dispersione scolastica è più frequente al sud che al nord perché il sud d’Italia è più povero.
Per insegnare bisogna sostenere un concorso statale e coseguire il diploma statale di abilitazione che è rilasciato dallo stato.

L’anno scolastico e le vacanze

L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno. È diviso in due quadrimestri. Dopo il primo quadrimeste l’allievo riceve una pagella coi voti che possono essere insufficienti o sufficienti. Se al termine del secondo quadrimestre tutti i voti sono sufficienti l’alunno viene promosso, se tutti i voti sono insufficienti (più bassi del 6) il ragazzo è bocciato e deve ripetere l’anno. Oppure solo alcune materie sono insufficienti (due o tre al massimo) ad allora il ragazzo viene rimandato in queste materie; pertanto deve ripararle a settembre, sostenendo un esame di riparazione prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Adesso gli esami di riparazione sono stati aboliti anche nella scuola superiore.
Durante l’anno scolastico ci sono delle vacanze. Le prime cadono il primo novembre – il giorno di tutti i Santi. La messa è obbligatoria e tutti vanno in chiesa. Il 2 novembre è il giorno dei morti. Tutti vanno al camposanto e portano i fiori sulle tombe, soprattutto i crisantemi che sono considerati i fiori dei morti. Poi seguono le vacanze di Natale che vanno dal 23 dicembre al 6 gennaio. Questo periodo comprende Natale – il 25 dicembre. Per questa festa si fa il presepe dove si ricostruisce l’ambiente tipico della vita dei pastori. Tutti si fanno regali. Poi ci sono Santo Stefano – il 26 dicembre, il 31 dicembre, cioè l’ultimo dell’anno o la così detta sera si San Silvestro, dove la gente fa il cenone. Poi ci sono il Primo dell’anno quando tutti dormono e il 6 gennaio – la festa dell’Epifania con cui finiscono le vacanze. È la festa che ricorda l’arrivo dei Re Magi a Betlemme i quali hanno visto una stella cometa e sono andati nella direzione che gki ha indicato la stella per vedere il Figlio di Dio e per portargli dei doni: oro, incenso e mirra. La Pasqua cade in primavera, più o meno, a marzo o ad aprile. Tutti regalano delle uova di cioccolato con dentro le sorprese, galline, pulcini e pesce che è il simbolo della Risurrezione perché le iniziale greche di Gesù Cristo Salvatore Figlio di Dio comprendono la parola greca “...” cioè “pesce”. La festa del 25 aprile è la festa della liberazione d’Italia dai Tedeschi. Il 1 maggio è la festa del lavoro e si ricordano le prime lotte sindacali.

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