lunedì 20 dicembre 2010

Lei di cortesia

L'italiano usa una serie di forme "allocutive" di cortesia: ella e lei per il singolare, voi e loro per il plurale.
L'uso di lei (oggi la forma di cortesia più usata) si spiega in quanto, nel passato, ci si rivolgeva ad una persona di prestigio non direttamente (tu) ma alla sua carica o qualità (la sua eccellenza, la sua signoria...).
Essendo lei pronome femminile singolare, tutte le forme andrebbero concordate con essa (a lei = le, pronome indiretto) (lei oggetto = la, pronome diretto).
Es. Buon giorno signora professoressa, come sta? La vedo bene, le vacanze le hanno fatto bene, mi sembra in forma splendida! Si è trovata bene in Sardegna?
Quando però la persona cui ci si rivolge con il lei è un uomo, nasce il dubbio se concordare "secondo grammatica" (femminile) o "secondo natura" (maschile).
Si possono incontrare entrambe le forme, ma l'accordo secondo natura è oggi il più usato, soprattutto con il participio passato.
Es. Buon giorno signor professore, come sta? La vedo bene, le vacanze le hanno fatto bene, mi sembra in forma splendida! Si è trovato (trovata raro) bene in Sardegna?

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